In altissima povertà
Entrando nel mistero di Cristo che "da ricco che era si è fatto povero per
noi", Chiara sceglie di vivere senza
nulla di proprio, pellegrina e forestiera in questo mondo,
abbandonandosi all'unica sicurezza che è la provvidenza del Padre.
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La povertà ci
educa al rispetto delle cose create, a un uso attento delle risorse della
terra, a una sensibilità verso gli ultimi e i poveri che si esprime
in scelte concrete che tengano conto di un'equa e solidale distribuzione
dei beni.
L'esperienza di questa "altissima povertà" ci rende gioiose
nell'umile lavoro quotidiano, minori e soggette a tutti, contente di Dio
solo.
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Abbracciando "l'altissima
povertà", sperimentiamo l'abbandono nelle mani del
Padre e, imparando a riconoscere che tutto è dono suo, ci spalanchiamo
alla gratitudine scoprendo in Cristo la nostra unica vera ricchezza.
La grazia di
lavorare
Il nostro lavoro
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